Comunicati Stampa

05-10-2018 - Comunicati Stampa, Primo Piano

MARCHE: CONVEGNO ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA SULLA LOGISTICA AGROINDUSTRIALE E I CEREALI

Serve soluzione alternativa, anche temporanea, a problematiche porto di Ancona. Conclusioni del coordinatore nazionale Verrascina

MARCHE: CONVEGNO ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA SULLA LOGISTICA AGROINDUSTRIALE E I CEREALI

Ancona, 05 ottobre 2018 - “Quelle della logistica e delle infrastrutture sono due questioni di fondamentale importanza per la filiera cerealicola, in particolare nelle Marche, che per quanto concerne la produzione di grano duro è seconda solo alla Puglia e alla Sicilia; è quindi evidente l’importanza dello snodo logistico costituto dal porto di Ancona”, ha detto il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina, concludendo i lavori del convegno “Logistica agroindustriale e porto di Ancona: riflessioni e proposte di Agrinsieme Marche”, svoltosi al Parlamentino della Camera di Commercio della provincia.

Al convegno, organizzato con lo scopo di richiamare l’attenzione di Regioni, istituzioni e imprese sull’importanza del porto di Ancona, della viabilità e delle infrastrutture in generale, ha inoltre partecipato, tra gli altri, il direttore della Camera di Commercio di Ancona Michele De Vita, oltre a rappresentanti dell’autorità portuale locale e degli operatori del porto.

“Sempre più spesso le aziende trovano più conveniente il trasporto su gomma fino ai grandi snodi portuali del Nord Europa e questo rappresenta una grande perdita per il Paese, sia in termini economici che ambientali”, ha fra l’altro aggiunto Verrascina.

“Nelle Marche il frumento duro rappresenta la coltura prevalente, per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro; il grano duro marchigiano, inoltre, è molto apprezzato per le sue caratteristiche qualitative”, ha sottolineato il coordinatore regionale di Agrinsieme Nevio Lavagnoli, che ha introdotto i lavori della giornata.

“Dai dati raccolti nel biennio 2015-2016 emerge che la quota di grano duro destinata al posto di Ancona, la cui struttura per la concentrazione e l’imbarco di granaglie ha permesso a numerosi operatori nazionali e internazionali di approvvigionarsi di prodotto marchigiano, è stata pari a oltre il 30% della produzione”, ha fatto notare Lavagnoli, sollecitando la convocazione di un tavolo di confronto con la Regione per discutere della questione dei silos situati nell’area demaniale del porto, la cui concessione scade alla fine di quest’anno e per i quali è prevista la demolizione. Il coordinamento regionale di Agrinsieme chiede quindi che si individuino delle soluzioni alternative, anche temporanee, per evitare quello che rappresenterebbe un colpo durissimo per l’economia della Regione.

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