Rassegna Stampa

24-09-2019 - Rassegna Stampa

Agricoltura: Agrinsieme, ricostituire osservatorio imprenditrici agricole

AdnKronos - 24 settembre 2019

Roma, 24 set. (AdnKronos) - "Per l'imprenditoria femminile in
agricoltura avviare con urgenza un progetto strategico che garantisca
l'insediamento, la permanenza, la crescita ed interventi strutturali
che permettano alle donne di dedicarsi all'impresa ed al contempo alla
famiglia". Questa è la richiesta espressa da Alessandra Oddi Baglioni,
rappresentante di Agrinsieme - che riunisce Cia-Agricoltori italiani,
Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari -
durante l'audizione presso la commissione Agricoltura della Camera.
      In questa occasione, Agrinsieme ha manifestato la stringente necessità
di politiche che promuovano le competenze imprenditoriali delle donne,
una maggiore formazione professionale e l'istruzione continua. Oltre a
ciò, una maggiore consulenza finanziaria e il miglioramento della
qualità e dell'accesso alle infrastrutture, auspicando una promozione
dell'imprenditoria e uno sviluppo sostenibile delle aree rurali.
      A proposito dell'Osservatorio per l'imprenditoria ed il lavoro
femminile in agricoltura presso il ministero delle Politiche agricole,
Agrinsieme ne accoglie la proposta di ricostituzione. Ricorda inoltre
come il coordinamento abbia sempre sostenuto la necessità di uno
specifico organismo che si occupasse di valorizzare e salvaguardare il
ruolo delle imprenditrici agricole nel settore primario, così come già
proposto e ottenuto in occasione della Giornata europea
dell'agricoltrice, svoltasi nell'ormai lontano 1996 a Bruxelles.
Tale Osservatorio, affermano le rappresentanti di
Agrinsieme, oltre ai compiti previsti all'epoca, dovrà confrontarsi
con le nuove sfide che vengono poste dal mercato. "Mettere a
disposizione delle imprenditrici agricole normative, percorsi guidati
per accedere ai finanziamenti, informazioni rapide e certe circa la
pubblicazione di bandi".
      E ancora, soluzioni per eventuali problemi di carattere procedurale e
un punto di contatto con i competenti uffici delle regioni e delle
province autonome, nonché strumenti che consentano di mettere a frutto
le esperienze e le conoscenze delle agricoltrici italiane,
rapportandole con quelle europee e quelle dei paesi in via di
sviluppo.
      L'Omilfa dovrà studiare e sollecitare provvedimenti adeguati ed anche
linee di intervento delle future politiche di sviluppo rurale e
strutturali. Ad avviso di Agrinsieme, questo rappresenterebbe un primo
passo nella giusta direzione, purché si tenga sempre a mente che alla
base ci vorranno politiche decise al sostegno dell'imprenditoria
femminile, che dismettano la figura arcaica e anacronistica di
agricoltura rappresentata da alcune norme legate a modelli non più
attuali.
Agrinsieme ha ricordato che il 31% delle imprese
agricole è guidata da una donna. A livello europeo, su 26,7 milioni di
persone regolarmente occupate nell'agricoltura nell'Ue, circa il 42% è
costituito da donne. Inoltre almeno un'azienda agricola su cinque
(intorno al 29%) è diretta da una donna, sottolinea il coordinamento.
Circa il 7% delle cooperative hanno una base sociale in maggioranza
femminile (circa l'8% dei dirigenti cooperativi è donna e circa il 24%
dei soci di cooperative sono donne).
      Il coordinamento Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e
Alleanza delle cooperative agroalimentari, in conclusione, ha chiesto
una rapida discussione e approvazione delle risoluzioni all'esame del
Parlamento, cui segua il confronto su una proposta di legge
indirizzata alle misure per agevolare e rafforzare l'agricoltura al
femminile.
      (Stg/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
24-SET-19 16:26
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