Rassegna Stampa

09-06-2020 - Rassegna Stampa

Fase 3: Agrinsieme, florovivaismo verso normalità ma nodi da sciogliere

Adnkronos - 9 giugno 2020

      Roma, 9 giu. (Adnkronos) - "Il florovivaismo sta lentamente tornando 
alle attività precedenti alla crisi causata dal Coronavirus, anche se 
ancora molti sono i nodi che restano da sciogliere, primo fra tutti 
quello legato alla mancanza di liquidità per le imprese che hanno 
subito gravi danni per le chiusure durante il lockdown; nonostante le 
rassicurazioni, infatti, molte criticità relative al credito restano 
irrisolte e continua a pesare l'assenza di risposte per un settore che
chiede di poter investire e programmare le prossime produzioni". Lo 
sottolinea il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce 
Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle 
Cooperative Agroalimentari, in occasione del varo dei decreti 
attuativi previsti dal cosiddetto dl Rilancio, che recano interventi 
per le filiere in crisi e, fra gli altri, anche per il florovivaismo.

      "Occorre migliorare le misure per il credito, poiché le imprese 
florovivaistiche, indipendentemente dal fatturato, faticano ad 
accedere alle garanzie dello Stato e gli istituti bancari continuano a
segnalare difficoltà nella valutazione del merito creditizio delle 
aziende", segnala Agrinsieme, secondo cui "serve inoltre un energico 
intervento in materia di sospensione dei pagamenti di oneri fiscali e 
contributivi, in misura ben più ampia di quanto è stato sinora 
disposto, prevedendo, ad esempio, uno sgravio previdenziale". 

 ''Il dl Rilancio va certamente nella giusta direzione, 
anche se diversi interventi vanno tarati sulle reali necessità delle 
imprese: si devono pertanto migliorare la tempistica e l'impatto del 
contributo a fondo perduto, prevedendo un indennizzo maggiore e la 
copertura di tutti i mesi di chiusura delle imprese'', aggiunge il 
Coordinamento, ad avviso del quale ''è poi necessario un intervento di
ristoro per tutte le imprese del comparto, singole o associate, che 
hanno subito danni e cali di fatturato riconducibili alla chiusura per
l'emergenza sanitaria, a valere sul fondo di emergenza per le filiere 
in crisi, per cui va adeguatamente riservata una quota specifica del 
medesimo fondo. Prendendo a riferimento il fatturato dell'anno 
precedente, e calcolando la perdita subita rispetto allo stesso, il 
fondo dovrebbe coprire almeno il 50% del danno occorso ai produttori 
singoli e alle cooperative''.

      ''È necessario anche un intervento in sede comunitaria per ottenere 
risorse per il florovivaismo, che non ha mai usufruito di misure di 
sostegno. - suggerisce Agrinsieme -Un importante contributo allo 
sviluppo del settore può venire inoltre dal 'bonus verde', anche in 
collegamento al Superbonus 110%. È auspicabile, infine, che nelle 
linee di intervento per la promozione dell'export trovi spazio anche 
il florovivaismo, elemento cruciale del primario'', conclude 
Agrinsieme.

      (Arm/Adnkronos)

ISSN 2465 - 1222
09-GIU-20 15:50

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