Comunicati Stampa

19-02-2020 - Comunicati Stampa, Primo Piano

RIVEDERE NORME IN MATERIA DI ACCISE SU DEPOSITI AGRICOLI; BENE ODG PARLAMENTARE

Agrinsieme valuta positivamente l’ordine del giorno presentato alla Camera dai deputati Lisa Noja e Maria Chiara Gadda

RIVEDERE NORME IN MATERIA DI ACCISE SU DEPOSITI AGRICOLI; BENE ODG PARLAMENTARE

Roma, 19 febbraio 2020 - Agrinsieme valuta positivamente l’ordine del giorno, presentato alla Camera dei deputati dagli onorevoli Lisa Noja e Maria Chiara Gadda, che impegna il governo a valutare l’opportunità di escludere gli oli minerali impiegati nei lavori agricoli dall’applicazione delle nuove norme in materia di accise sui depositi e sui distributori di prodotti energetici che entreranno in vigore dal 1° aprile.

La questione era già stata portata dal coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari all’attenzione dei ministri dell’Economia e delle Politiche agricole, Roberto Gualtieri e Teresa Bellanova, al fine di evitare per le imprese del settore ulteriori adempimenti burocratici con i relativi costi, a fronte di una normativa che già prevede specifiche disposizioni sulle verifiche e sui controlli.

Ad avviso di Agrinsieme, bisogna intervenire al più presto perché le modifiche introdotte dal decreto fiscale di fine anno, che coinvolgono un numero elevato di imprese agricole e agromeccaniche stimato in circa 150/200mila imprese, non tengono conto di quanto già previsto in materia dal D.M. 454/2001 in relazione agli oli minerali impiegati nei lavori agricoli, orticoli, in allevamento, silvicoltura, piscicoltura e attività florovivaistiche.

Secondo il Coordinamento, è necessario evitare appesantimenti burocratici, in quanto le imprese agricole sono già sottoposte a complesse procedure per il rilascio e la gestione degli oli minerali e in particolare per il gasolio agricolo. Il decreto ministeriale 454/2001 prevede la contabilizzazione del carburante in un apposito registro di carico e scarico con l’indicazione dell’ubicazione del deposito. In molte Regioni, inoltre, tale procedura è informatizzata e gli enti preposti, Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza e Regioni, possono verificare la situazione di ogni soggetto che accede all’agevolazione.

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